LA NOSTRA

STORIA

BREVI CENNI SULLA FAMIGLIA CORDARA

Correva l’anno 1860 quando Sebastiano il nostro antenato che aveva cascina e terreni in regione Cortile (una frazione di Castel Boglione), decise di acquistare dei poderi (circa 20 ettari) e una piccola abitazione in brutte condizioni, dalla famiglia Cavallero in Strada Gianola a Castel Boglione.

Si spostò con la famiglia in questa zona e con l’aiuto della moglie e del figlio Lorenzo, riuscì a realizzare una grande proprietà “Cascina Imprendino”, costruì una bella casa, con due entrate, due balconi con nomi ben distinti C.S. (Cordara Sebastiano) e C.L.(Cordara Lorenzo) scolpiti in ferro battuto, più di 20 camere e un salone per le feste ricco di pitture alle pareti. Naturalmente non mancava la stalla (indispensabile) c’erano buoi e cavalli, un fienile, un granaio e una bella e fresca cantina.

Il figlio Lorenzo sposò Angela Caccia di Montabone, una fedele compagna, una tenera madre e una grande lavoratrice.

Ebbero 3 figlie, Antonia, Maddalena, Assunta e un maschio, Sebastiano, mio nonno che nacque nel 1903.

I vigneti a Barbera, Dolcetto, Freisa e Moscato davano ottime uve e in cantina usavano botti di legno pregiato e avevano acquistato anche un torchio grande che teniamo ancora oggi come prezioso cimelio in ricordo della bisnonna Angela.

La maggior parte del vino prodotto, veniva venduta ai commercianti, mentre nei giorni di mercato, portavano il vino ai consumatori privati con il “tumbarè”, una grossa botte trainata da cavalli, e lo spillavano sul posto ai clienti.

All’età di 43 anni una polmonite si porto’ via Lorenzo, dopo pochi anni morì anche Angela. Le figlie maggiori aiutate dal tutore continuarono in azienda mentre Sebastiano e Assunta furono messi in collegio. Sebastiano (mio nonno) a 19 anni lasciò il collegio, le sorelle maggiori si sposarono e anche lui si sposò con Giuseppina Spertino di Calamandrana.

Ebbero 2 figlie (Camilla, la maestra di Castel Boglione per tanti anni, e Beatrice ) e 2 maschi( Lorenzo, mio padre, e mio zio Corrado) e continuarono la loro attività in azienda curando i vigneti , le culture di grano, mais, l’allevamento di bestiame , pollame e tante varietà di frutta.

Il vino veniva venduto ai commercianti ed ottenevano un buon guadagno. Mio padre Lorenzo fu l’unico che proseguì con l’attività agricola. Si dedicò in particolare alla viticultura, ottenendo vini premiati a mostre, concorsi provinciali, regionali e mondiali.

Nell’enoteca che fece costruire nel 1976 sono esposte le medaglie d’oro e i riconoscimenti ottenuti in tanti anni di lavoro intenso e appassionato.

In questo duro lavoro mio padre è sempre stato aiutato e supportato da Fely, mia mamma, una donna forte e coraggiosa ma anche sensibile e colta.